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Le valli

Il nome di “Valle” lo si fa risalire all’etimo latino “vallum” (argine di terra) ed identifica uno specchio d’acqua delimitato, all’interno di una laguna, da un sistema di argini. La laguna di Caorle e Bibione comprende al suo interno i seguenti ambienti vallivi: Valle Zignago, Valle Perera, Valle Grande (detta anche Valle Franchetti), Valle Nova, Vallesina e Vallegrande di Bibione.

VALLE ZIGNAGO
mappa valle zignago• E’ la più lontana dal mare. Ha una superficie di 814 ettari (di cui 377 di superfici acquatiche). Ha subìto una profonda alterazione ambientale a seguito della bonifica agricolo-peschereccia attuata negli anni ’30 che l’ha trasformata in un’area in cui è praticata l’itticoltura estensiva e l’agricoltura. L’attuale zona umida è rappresentata da una vasta area valliva inframezzata da isolotti di medie e grandi dimensioni utilizzati per le coltivazioni. Nonostante questo, è un’importante area di sosta e svernamento di uccelli acquatici rappresentati per lo più da Anseriformi, folaghe, aironi e rapaci.

 

VALLE PERERA
mappa valle perera• Situata immediatamente più a sud di Valle Zignago, ha un’estensione di 151 ettari complessivi (di cui 110 di superfici acquatiche) ed è la più piccola tra le valli della laguna di Caorle. Ha subìto le stesse trasformazioni della valle precedente, è perciò caratterizzata anch’essa da specchi d’acqua dolce intercalati a zone emerse utilizzate per fini agricoli e zootecnici. In questa valle si pratica l’itticoltura estensiva e l’arboricoltura da legno. Valle Perera è di eccezionale importanza naturalistica perché oltre ad essere luogo di sosta e svernamento per moltissimi uccelli acquatici, è caratterizzata dalla presenza al suo interno di una notevole garzaia (colonia di aironi nidificanti, situata su isolotti ricoperti da piante di robinia).

 

VALLE GRANDE o SAN GAETANO
(detta anche VALLE FRANCHETTI)
mappa valle franchetti• E’ l’unica zona umida che conserva ancora integre le caratteristiche originarie di palude interna, essendo la valle che fino a oggi ha meno sofferto dell’intervento dell’uomo. Ha una superficie di 600 ettari (di cui 220 di superfici acquatiche) ed è formata da un vasto e fitto canneto intervallato da specchi acquei poco profondi. Valle Grande, nel periodo autunno-invernale e durante i passi, diventa una fondamentale zona di sosta ed alimentazione per migliaia di uccelli acquatici. Sono presenti come nidificanti il Tarabuso, l’Airone rosso, il Falco di palude, la Marzaiola ed altre specie ancora.

 

VALLE NOVA
mappa valle nuova
• Ha un’estensione di 560 ettari (di cui 350 di superfici acquatiche), è l’unica zona del comprensorio caprulano che conserva caratteristiche tipiche di ambiente salmastro, la flora è costituita infatti da Obione, Limonium, Salicornia, Artemisia ecc. E’ un’importantissima valle per svernamento di uccelli acquatici ed è sede temporanea di sosta ed alimentazione durante i passi. Le presenze annuali di specie ornittiche assommano ad alcune decine di migliaia di esemplari. Si ritrovano anche specie rare come la Moretta codona, l’Aquila anatraia, la Gru e altre ancora.

 

VALLEGRANDE E VALLESINA DI BIBIONE
mappa vallesina di bibione• Il complesso ambientale-vallivo si estende per 475 ettari (di cui 320 di superfici acquatiche). Le due valli si trovano immediatamente alle spalle dell’insediamento turistico di Bibione. Questi biotopi rappresentano l’ultima zona umida litoranea dell’Alto Adriatico. Infatti, assieme alle caratteristiche flogistiche proprie delle zone umide salmastre, ospita entità tipiche di ambienti xerofili, termofili e mediterranei. E’ costituita da tratti di barene intervallati da specchi acquei salmastri e da una notevole zona emersa ricoperta di vegetazione arborea e arbustiva in cui si rinvengono specie che trovano qui il loro limite settentrionale di distribuzione (Quercus ilex) e specie glaciali relitte. Sono cosiddette “valli di rifugio”, perché in esse trovano riparo moltissimi esemplari di uccelli quando il mare è in tempesta.